Toni Servillo legge le “Poesie” di Viviani a Milano

Giovedì 25 novembre 2010, alle ore 17.30, presso il Chiostro del Teatro Paolo Grassi di Milano si è svolta la presentazione del volume: Poesie. Opera completa di Raffaele Viviani, a cura di Antonia Lezza (Napoli, Guida Editore, 2010).
L’incontro è stato introdotto e moderato da Stella Casiraghi, docente di Gestione delle Arti e dello Spettacolo all’Università di Bergamo. Con la curatrice Antonia Lezza, docente di Letteratura italiana e di Letteratura teatrale italiana all’Università di Salerno, hanno discusso del volume Maria Antonietta Grignani, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia, e Claudia Provvedini del “Corriere della Sera”.
Maria Antonietta Grignani ha focalizzato l’attenzione sul saggio introduttivo della raccolta, ricordando la storia delle edizioni (con particolare riferimento a quella curata da Vasco Pratolini e Paolo Ricci) e sottolineando come soltanto l’attuale raccolta a cura di Antonia Lezza rappresenti l’edizione definitiva delle Poesie, che ha alla base una notevole revisione critica. La Grignani, inoltre, ha ricordato come la curatrice nell’Introduzione rifletta giustamente sul mancato riconoscimento di Viviani-poeta da parte della critica e in particolare anche di un esegeta originale e attento come Pier Paolo Pasolini. Poi attraverso alcuni interessanti esempi testuali la storica della lingua ha fatto delle riflessioni sulla strategia stilistica e linguistica di Viviani-poeta, come l’uso frequente delle interiezioni o degli schemi compositivi di tipo scenico e la forte propensione all’oralità. Claudia Provvedini si è soffermata a lungo sulla rigorosa indagine filologica che contraddistingue questa edizione affidata alla competenza di Antonia Lezza, la maggiore studiosa dell’opera di Viviani, non trascurando il valore dell’opera in versi di Viviani nella cultura novecentesca.
Toni Servillo, che ha letto sei intensi e significativi testi vivianei (Faciteme magna’Primitivamente’O capocomicoCampanilismo’E ccose ’mpruvvisate e Fravecature), nei suoi interventi, a margine della lettura dei testi, ha evidenziato con vivacità critica lo stretto e originale rapporto musica-parola nell’opera di Viviani, per il quale può essere accostato alla drammaturgia europea del primo Novecento. In occasione dell’evento è stato allestito un elegante Programma di Sala, con le illustrazioni dello scenografo Tata Barbalato.

Guarda il video della presentazione:
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