“LUPARELLA” di e con Enzo Moscato – domenica 10 giugno per TEATRO IN CAPPELLA

TEATRO IN CAPPELLA

Rassegna a cura della Professoressa Antonia Lezza, promossa dall’associazione Napoli Città Reale in collaborazione con il Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo.

DOMENICA 10 GIUGNO
ORE 19:00
LUPARELLA
ovvero Foto di Bordello con Nanà

di Enzo Moscato

Chiesa di San Lorenzo Maggiore (Congrega di S.Antonio)
Piazza S. Gaetano, 80138 Napoli
 

Protagonista della vicenda (o della Storia, o della Natura, che, come Leopardi avvertiva, sono spesso, a Napoli, la stessa, crudelissima cosa) è Nanà, l’anima candida e reietta, giovane-vecchissima creatura al servizio “minuto” delle donne di un bordello arroccato sui “Quartieri Spagnoli”, nella Napoli, desolata e avvilita, dell’occupazione nazista, sul finire dell’estate del 1943.
È Nanà, simbolo di una Napoli-risentimento e non da folclorica cartolina, voce e volto d’azione di riscatto, a fronte delle infinite bugie e menzogne su un popolo, consegnatoci da chi ce lo tramanda come inerte e infingardo, pagnottista e voltagabbana, a farsi, nella vicenda, l’artefice violenta d’un delitto, una specie di catarsi, improvvisa e sanguinaria, attuata a difesa di una vittima, di qualcuno più soggetto e più debole di lei: di Luparella, appunto: l’altro corpo-non corpo in scena, puro fantasma, evocazione di memoria, ombra fedele di Nanà nell’osceno e sboccato rosario dei martirii.
Luparella, vecchia puttana dei casini, consumata dalle malattie e le paure.
Soglia, pietosa e disumana, in bilico continuo tra essere e non essere, speranza e perdizione, che muore nel dare alla luce, nel bordello spopolato perfino dalle sue “signorine”, un’anonima creatura, fatta venire al mondo dalla stessa incompetenza e passione di Nanà, mentre che, sul letto, “in articulo mortis”, la vecchia prostituta viene ancora oltraggiata dalla foga sessuale di un giovane nazista, salito alle stanze del casino, perché in cerca occasionale d’amore, o forse, d’ulteriore, occasionale sopraffazione a danno d’indifesi. La messa in scena, che ruota attorno ad una straordinaria e lavica Isa Danieli, tende a sottolineare gli aspetti evocativi e metaforici della pièce nonché a marcare fortemente le valenze squisitamente linguistico-fantastiche del testo, che sulla scena, diventa quasi un canto continuo, una sorta d’appassionato “lied” tedesco-partenopeo, veicolante l’essenza d’universo, cosmo, della realtà di Napoli, qualcosa di non provincialistico o locale, pur usando fino in fondo l’arcinoto e teatralissimo suo idioma (Enzo Moscato).

 
La prenotazione è fortemente consigliata!
 
BIGLIETTI
intero: € 15,00
ridotto (studenti) € 10,00
INFO E CONTATTI
info@centrostuditeatro.it
331 7136510