LINDA MORETTI

di Massimo COLELLA

   Linda Moretti nacque il 10 febbraio 1921 a Orta Nova, un piccolo paese in provincia di Foggia, e morì a Napoli l’8 luglio 2005, all’età di 84 anni. Abilissima attrice, molto apprezzata per la brillante vivacità della sua recitazione, tanto spiritosa e appassionata quanto priva di eccessi, è unanimemente riconosciuta come una delle più grandi caratteriste del teatro e del cinema italiani del ventesimo secolo. Napoletana verace, dalla voce rauca e dalla strepitosa verve, nella sua lunghissima carriera Linda Moretti ha sempre ottenuto vasti consensi, lasciando il segno sia nella Sceneggiata del secondo dopoguerra, sia nel teatro scarpettiano e eduardiano, sia infine nel cinema.

   Discendente da una vasta famiglia di attori teatrali e cantanti, debuttò, con un ruolo nella sceneggiata Quando tramonta il sole, nella celeberrima compagnia Cafiero-Fumo, capitanata da Eugenio Fumo, suo zio acquisito (marito, cioè, di sua zia Linda, sorella – quest’ultima – di suo padre e attrice nella medesima compagnia). Linda Moretti poteva vantare, inoltre, un altro importante legame di parentela: era, infatti, cugina della celebre attrice Tecla Scarano, nata Moretti. Tra i colleghi della Moretti nella compagnia Cafiero-Fumo vanno rammentati grandi nomi della Sceneggiata quali Giovanna Cafiero, Nuccia Fumo, Nunzia Fumo, i fratelli Di Maio e la ‘dinastia’ dei Carloni, entro cui spiccava Ester Carloni.

   In seguito allo scioglimento della Cafiero-Fumo, Linda Moretti recitò per alcuni anni nella compagnia di Vincenzo Scarpetta (figlio del celeberrimo creatore della maschera di Felice Sciosciammocca, Eduardo Scarpetta): di questo periodo si ricordi almeno la sua partecipazione alla nuova messa in scena di Miseria e nobiltà.

   Al 1951 risale l’incontro con Eduardo De Filippo all’Hotel Vesuvio di Napoli e al 1954 il trasferimento presso la sua prestigiosa compagnia, nelle cui file continuò a lavorare ininterrottamente fino alla morte del grande drammaturgo (1984). Molto apprezzata da Eduardo, Linda Moretti recitò in quasi tutte le sue produzioni, sia teatrali che televisive. In particolare, nell’ambito delle trasposizioni televisive RAI del repertorio eduardiano (con regia e interpretazione di Eduardo stesso) occorre menzionare il ruolo di Florence in Uomo e galantuomo (1975, con musiche di Roberto De Simone); quello di Palmira, padrona dell’osteria, ne L’arte della commedia (1976, con musiche di De Simone); e quello di Donna Fortunata ne Il cilindro (1978), con Pupella Maggio, Monica Vitti e Vincenzo Salemme. Altre sue performances in versioni teleteatrali di commedie eduardiane si registrano nei seguenti titoli: Gli esami non finiscono mai (1976), Natale in casa Cupiello (1977), Quei figuri di tanti anni fa (1978) e Il contratto (1981). Le sue doti attoriali emersero anche nei ruoli recitati per la registrazione televisiva, sempre con la regia – e l’interpretazione – di Eduardo, del ciclo scarpettiano (si rammenti l’impegno di De Filippo volto a riportare in scena le opere di Scarpetta, suo padre naturale), tra cui ricordiamo la parte di Donna Rachele, la madre superiora, in ’Na Santarella (1975, con musiche di Nino Rota) e quella di Ceccia, la moglie del barone Andrea (interpretato da Eduardo), in Lu curaggio de nu pumpiero napulitano (1975, con musiche di Rota).

   Quando De Filippo, nel 1980, chiuse definitivamente la propria compagnia per dare spazio a quella del figlio Luca, la Moretti fu l’unica della vecchia compagine a passare nella nuova compagnia. Scrive Gennaro Cannavacciuolo: «Io ero uno dei giovani di quella compagnia e devo ringraziare Linda per tutte le cose belle che ha insegnato e tramandato a noi giovani attori dell’epoca assetati di apprendere. Ho un ricordo straordinariamente vivo di lei e del divertimento assicurato ogni sera con Linda in palcoscenico». A proposito di quest’esperienza recitativa nella compagnia di Luca, si legga ad esempio una recensione dell’epoca sulla messinscena di Tre cazune furtunate di Scarpetta presso il Teatro Verdi di Pisa (Aggeo Savioli, E Luca, l’attore, ripropone Scarpetta, in «L’Unità», 11 gennaio 1983, p. 10): «Tutto lo spettacolo […] è d’una rara piacevolezza […] e attesta il valore dell’intera compagnia, nella quale emergono i nomi collaudati di Angela Pagano, Linda Moretti, Francesco De Rosa, Vincenzo Salemme, Franco Folli, ma che è pure da apprezzare nel suo insieme, per l’omogenea fusione degli apporti individuali».

   Non si trascuri, infine, il versante cinematografico: pur dedicandosi al cinema sin dagli anni Settanta (ruoli minori, invero, si registrano già negli anni Cinquanta e Sessanta: Tipi da spiaggia di Mario Mattoli, 1959; La vendetta della signora [The Visit] di Bernhard Wicki, 1964; L’oro del mondo di Aldo Grimaldi, 1968), fu in particolare dopo la morte di Eduardo che Linda Moretti ebbe ad impegnarsi, più che nelle produzioni teatrali, in quelle destinate al grande schermo. In questo settore vanno rammentati i seguenti film: Brutti, sporchi e cattivi (1976) di Ettore Scola, con Nino Manfredi (la Moretti vi interpreta il ruolo di Matilde, moglie di Giacinto, il protagonista); Immacolata e Concetta, l’altra gelosia (1980) di Salvatore Piscicelli; La Pelle (1981)di Liliana Cavani (tratto dal famoso romanzo di Curzio Malaparte); Sabato, domenica e lunedì (1990) di Lina Wertmüller (con un’impeccabile caratterizzazione del personaggio della signora di Afragola, cliente della macelleria); Il postino (1994) di Michael Radford e Massimo Troisi (della Moretti è il celeberrimo ruolo di Donna Rosa, madre di Beatrice, interpretata da Maria Grazia Cucinotta); e i primi film comici diretti e interpretati da Vincenzo Salemme: L’amico del cuore (1998), Amore a prima vista (1999) e Ho visto le stelle (2003).