Segnalazioni Volumi | Dicembre 2024

TEATRO

Rino Marino, Tetralogia del dissenno: Ferrovecchio-Orapronobis-La malafesta-Il ciclo dell’Atropo, a cura di Vincenza Di Vita, prefazione di Luigi Lo Cascio, con un contributo di Giusi Arimatea, Spoleto, Editoria & Spettacolo, 2020

La drammaturgia di Rino Marino è innanzitutto un processo di creazione letteraria, che assume forma d’azione scenica nella esecuzione sui corpi degli attori e, attraverso questi, su un ricco apparato scenografico e luminoso. Si colloca pertanto nell’ambito di una letteratura teatrale riconosciuta e definita “nuovo teatro” come sottolineato dai riconoscimenti e premi collezionati negli anni di scrittura teatrale…”

Rino Marino, Tetralogia del dissenno. Lunario-La consegna-Fiele-La Verma. Vol. 2, a cura di Vincenza Di Vita, prefazione di Filippa Ilardo, Spoleto, Editoria & Spettacolo, 2024

Nella seconda Tetralogia di Rino Marino, le accurate didascalie descrivono paesaggi claustrofobici e polverosi, mondi che tratteggiano caratteri e gesti dissennati, con occhio clinico e sensibile a un tempo. L’inchiostro scava e scolpisce i protagonisti delle storie, cristallizzando una letteratura teatrale esclusiva e feroce…”

Fabio Pisano, Il numero esatto. Atto unico, Roma, Bulzoni, 2024

Numero Esatto è una sorta di viaggio di Alice (questo il nome, ovviamente non casuale, della protagonista) nel mistero via via più fitto della propria nascita. Cammino segnato dalla dolente impossibilità di dire “chi si è”, perché – sono sue parole – “s’è aperta una voragine io ora sono dentro un pozzo al buio”. Un quartetto di donne si divide la responsabilità della sua maternità: una prima madre, una gestante, una tata e una seconda madre...”

Eduardo De Filippo, Paolo Ricci, Antonio Grieco, Nora Puntillo, Gianfranco Nappi, EDUARDO DE FILIPPO 40 ANNI DOPO. L’uomo e il teatro il suo sdegno civile nello sguardo di Paolo Ricci, Napoli, Infiniti Mondi, 2024

Speciale dedicato ad Eduardo De Filippo, a 40 anni dalla sua scomparsa. Un ampio Saggio introduttivo di Antonio Grieco apre il numero. Segue la raccolta. per la prima volta così ampia, degli articoli e degli interventi che dal 1941 al 1984 Paolo Ricci, esponente di spicco del PCI napoletano, critico letterario, artista e pittore, scrittore e grande amico di Eduardo ha avuto modo di scrivere sulle opere del grande drammaturgo. Il volume è arricchito da una raccolta delle lettere e dei messaggi di Eduardo a Ricci, da diversi testi di Eduardo, da articoli di Nora Puntillo e Gianfranco Nappi e da una nutrita raccolta di immagini...”

Laura Mariani, L’Ottocento delle attrici. Da Carlotta Marchionni a Eleonora Duse, Roma, Viella, 2024

Dall’esclusione al protagonismo e all’esercizio del potere: in nessun campo le donne hanno compiuto un percorso tanto significativo come nel teatro. E in nessun secolo come nel lungo, turbolento Ottocento questo protagonismo si è imposto: le attrici dominavano la scena, dirigevano le compagnie, rappresentavano un modello per la loro indipendenza e per l’esperienza accumulata nella frequentazione della sfera pubblica, mentre le donne diventavano più visibili, maturavano nuove esigenze e cominciavano a organizzarsi politicamente...”


NARRATIVA

Carlo Bernari, Antonio Saccone (prefazione di), Vesuvio e pane, Napoli, Langella, 2024

Un Viandante torna dopo molti anni nella Napoli che “si vende per due soldi” del dopoguerra, attratto dalla voce che vi sia lavoro per tutti. Qui la sua vicenda si intreccia, tra realismo e allegoria, con quelle di una miriade di figure, tutte alla ricerca dei due soldi per realizzare il grande Affare (l’acquisto e la rivendita di residuati bellici nel porto) che cambi le sorti loro e della città. Protagonista è il Debito, che impiglia nella sua rete operai e ingegneri con velleità imprenditoriali, notai e ferrivecchi speculatori, flanellisti e ambulanti, e, persino, gli usurai stessi…

Daniela Bernard, Lettere dimenticate, Milano,  Independently published, 2024

Lorella è un’adolescente ribelle e un po’ superficiale. Dopo una bocciatura a scuola i genitori decidono di punirla negandole le vacanze: la ragazza passerà tutto il mese di agosto a casa della vecchia nonna Tuna,
una donna originale, un po’ selvaggia, dalle origini misteriose e il vissuto avventuroso. In principio riluttante, Lorella comincia ad aprirsi con la nonna e a chiederle di parlarle della storia della sua famiglia.
Tuna e suo marito vivono a Napoli ma vengono dall’Argentina e per un periodo hanno vissuto insieme come fratelli…”


SAGGI

Giulio Guidorizzi, Il lessico dei greci. Una civiltà in 30 parole, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2024

Tutti sappiamo che le origini della nostra cultura stanno là, in quella penisola assolata e spazzata dai venti, e nella miriade di isole che popolano il mare viola dell’Egeo. In quelle terre cominciarono a essere usate le parole più antiche di cui si abbia memoria, e alcune di queste continuano dopo più di tremila anni a essere pronunciate. La storia delle parole è anche la storia dei concetti che esprimono e che si misurano col tempo...”

Francesco Maria Vialardi, Luca Vaccaro (Edizione Critica a cura di), Della famosissima Compagnia della Lesina, Città di Castello (PG), I libri di Emil, 2024

Non è un artificio retorico definire la Lesina una tra le opere di maggiore successo editoriale di fine Cinquecento e d’inizio Seicento. L’invenzione del trattato, attribuibile all’estro letterario di Francesco Maria Vialardi, è quella di un «diletto» che «nasce dalla varietà» e dal potere di una satira che, per mezzo di un’arte che manipola le parole, si nutre di continue associazioni e di una certa aneddotica burlesca di ascendenza laschiana e berniana...”


STORIA E SOCIETA’

Francesco Misiano, Il disertore, Napoli, Cronopio, 2024

Nel discorso che pronuncia alla Camera dei Deputati il 12 luglio 1920, Francesco Misiano deve cercare di evitare l’autorizzazione a procedere richiesta dal procuratore del Re: è stato disertore della Grande Guerra. Quando la guerra finisce, seppure ancora latitante, il Partito Socialista lo candida alle legislative ed è il primo degli eletti a Napoli. Misiano rivendica l’entrata in Parlamento perché la sinistra vuole riorganizzarsi, dopo la carneficina della guerra mondiale, con un programma decisamente antimilitarista…”

Giulio Bollati, Lettere e scritti editoriali. 1949-1980, Torino, Einaudi, 2024

Fin dalle origini, l’Einaudi fu una casa editrice organizzata per collane: la loro coerenza e il loro intrecciarsi davano «il marchio dell’editore» assai piú che il singolo libro. Ma fu Bollati a perseguire questa speciale armonia di un progetto editoriale nel quale ogni proposta «faceva sistema»...”

Maria Teresa Chialant, Intrecci. Figure, spazi e oggetti nella narrativa inglese Otto-Novecentesca, Napoli, Liguori, 2024

Questo libro raccoglie alcuni saggi dell’autrice, pubblicati tra il 2006 e il 2023, che costituiscono, insieme alla traduzione di testi narrativi otto-novecenteschi, una parte della sua produzione scientifica, dalla quale emergono gli ambiti di ricerca che più l’hanno impegnata nel corso degli anni: il romanzo vittoriano, la scrittura femminile e gli Studi di Genere, il ‘fantastico’ e gli Object Studies. I dodici capitoli di cui si compone il volume sono intrecciati tra loro non soltanto per collocazione temporale e genere letterario, ma anche per le interne connessioni tematiche e metodologiche…”