Mondes narratifs et normatifs entre la parole et l’image
Mondes narratifs et normatifs entre la parole et l’image, Mélanges offerts à Gius Gargiulo, Maxence Lureau (dir.), Firenze Parigi, Classi edizioni, 2021, pp. 336, ISBN 978-8-89238-235-0
La vita di un professore universitario è un lungo e costante percorso di accrescimento culturale ed esistenziale nella continua osmosi tra ricerca e insegnamento, per divenire ancora più impegnativo e denso di esperienze quando il docente svolge la sua attività in due nazioni diverse come nel caso di Gius Gargiulo professore di Italian Studies, Analisi cinematografica e Narratologia cognitiva informatica, prima in Italia e poi in Francia con soggiorni di studio e conferenze in Europa, Stati Uniti e Canada. Proprio a Gius Gargiulo, colleghi italiani, francesi, inglesi e tedeschi, hanno dedicato, in occasione della sua pensione, un Liber amicorum di contributi scientifici dal titolo Mondes narratifs et normatifs entre la parole et l’image, come atti del Convegno a lui intitolato nel settembre del 2020. Il convegno e la successiva pubblicazione omonima per i tipi della Classi edizioni, sono stati organizzati e diretti da Maxence Lureau, collaboratore ed esperto linguistico (ex-lettore), all’Università degli Studi di Roma « La Sapienza », brillante ex-allievo, collega e amico di Gius Gargiulo. Nella sua introduzione al volume, Maxence Lureau traccia la biografia intellettuale e i caratteri salienti della personalità scientifica e umana di Gius Gargiulo per poi passare alla trattazione dei vari interventi che iniziano con quello di Didier Bottineau centrato sulla nozione narratologica di «fictionnement», elaborata da Gius Gargiulo e confrontata con quella cognitivista di «énaction» applicata all’analisi del film di fantascienza The Matrix (1999). Successivamente Cornelius Crowley osserva che il Decameron di Pasolini a Napoli, si traduce per lo scrittore-filmmaker italiano in una contraddizione necessaria per l’evoluzione estetica e politica della sua ricerca intellettuale. Le analisi di Stefania Lucamante, ridefiniscono un interessante asse della temporalità narrativa riguardante la gerarchia dei legami famigliari da Virginia Woolf fino a Nicola Lagioia, per una riconfigurazione frammentata della durata delle esistenze dei personaggi e del tempo narrato. Bianca Concolino, traccia il filo ideale narratologico e di visione del mondo che collega Machiavelli ai maestri della Commedia all’italiana. Con il passaggio al magmatico e sempre attuale mondo del teatro napoletano Antonia Lezza concentra la sua analisi erudita e filologicamente approfondita sul rapporto tra testi teatrali canonici e modalità creative in Mirabilia Circus di Enzo Moscato. Secondo Antonia Lezza, Mirabilia non costituisce una semplice rilettura o rivisitazione espressiva del testo del drammaturgo napoletano Raffaele Viviani (1888-1950) ma, secondo l’autorevole studiosa napoletana, è da considerarsi invece una «tradinvenzione». L’artista «tradisce» per «inventare» un nuovo percorso di senso e di riflessione critica del testo canonico. Il saggio di Lezza introduce l’edizione critica di Mirabilia Circus curata e presentata dalla stessa studiosa napoletana nel volume in onore di Gius Gargiulo. Il mondo narrativo del testo teatrale è anche al centro delle riflessioni di Annalisa Aruta che traccia l’evoluzione «culturalizzata» della parola “capriccio” nel suo significato primario, come atteggiamento mentale tra la seduzione e l’emozione, in particolare nella commedia omonima di Alfred de Musset (1810-1857). Il tema del calcio come gioco e narrazione epica, teatrale e sociale presente nella bibliografia scientifica di Gius Gargiulo, viene ripreso da Bernd Zielinski, nella verifica della difficile evoluzione dell’identità tedesca, tra storia, sociologia e narrazione mediatica dei grandi eventi calcistici delle coppe del mondo a cui partecipa la nazionale tedesca federale e poi tedesca dal 1954 al 2006. Sulle note di un calcio come passione patemica si colloca Graham Roberts nell’evocazione della suggestiva dimensione affettiva del tempo «perduto», trascorso da adolescente con suo padre allo stadio Goodison Park di Liverpool, a sostenere la loro squadra di calcio, l’Everton FC. L’analogia tra la socialità degli animali e degli umani è affrontata da Michel Kreutzer che «riformula» la comparazione tra uomini e animali in relazione ai loro desideri e piaceri. Con Roger Darrobers passiamo all’analisi filosofica della ricchissima tradizione cinese con il suo saggio ricco e dettagliato della «Biografia postuma del Maestro Zhu» di Huang Gan. Zhu Xi visse in Cina durante la dinastia Song (960-1279), e in lui Darrobers vede l’ascesa al potere di un nuovo tipo di politico, il «letterato», di cui il pensatore cinese era considerato il principale esponente, a favore di una governance, diremmo oggi, più efficiente grazie a un ruolo di primo piano del letterato nel processo decisionale amministrativo per capire meglio le matrici filosofiche e politiche sotterranee nella cultura e nella società cinese di oggi. Alessia J. Magliacane, indaga l’immaginario musicale nella cultura popolare nordamericana attraverso un promettente percorso multidisciplinare sul Jazz tra musica, cinema, letteratura e politica. Con il jazz ancora protagonista Francesco Rubino crea un originale, legame concettuale tra il trombettista Chet Baker (1929-1988) e la pornostar italiana Moana Pozzi (1961-1994) dove l’immanenza del «suono» jazzificato si unisce alle fantasie eseguite e soddisfatte dai porno-attori sullo schermo, per evaporare in un bacio intellettualmente «fertile» come nella canzone Estate nelle sue tante versioni intimiste attraversate da disforie postcoitali. La seconda sezione del volume di saggi in onore di Gius Gargiulo dedicata ai Mondi normativi delle istituzioni e del Diritto si apre con un intervento di Kerstin Peglow sulla ricezione del Diritto romano in Germania, incanalato nel Diritto moderno attraverso il codice civile tedesco. La fortunata e riuscita creazione dei corsi di doppia laurea in Legge nata all’Università di Paris Nanterre e in seguito ripresa da molti Atenei europei ha visto tra i suoi principali animatori e realizzatori Otmar Seul, Honoris Causa all’Università di Postdam, che nel suo intervento si concentra sulla funzione pedagogica dell’Università europea impegnata nello sviluppo e nella trasmissione di competenze civiche. Stephanie Rohlfing-Dijoux fa il punto sul delicato e attualissimo problema dell’eutanasia a livello giuridico sostenendo che la garanzia di libertà include anche il diritto umano di prendere decisioni libere e autodeterminate in tutti i campi ma questo principio si scontra con quello fondamentale della protezione assoluta della vita al centro delle nostre costituzioni nazionali. Le rivolte dei Gilets jaunes, che hanno sconvolto la Francia e trovato delle sponde politiche anche in Italia, sono investigate nella loro componente costituzionale da Jean-Pierre Morelou. Dopo aver evocato le tre secessioni della plebe nell’antica Roma come segno dell’intelligenza dei poteri di cedere alle richieste dell’interesse generale quando necessario, Morelou sottolinea l’originalità del movimento attuale e cerca di capirne le fonti e le motivazioni. Infine Jean-René Ladmiral evoca alcuni episodi della storia del suo lungo e produttivo sodalizio professionale e di amicizia con Gius Gargiulo, iniziato quando divenne il suo relatore per l’abilitazione alla libera docenza e in seguito con le frequentazioni sulla narratologia, su diversi approcci semiotici, sulla traduttologia e anche sulla linguistica applicata. I ringraziamenti di Gius Gargiulo ai colleghi autori dei saggi e la lista completa delle sue pubblicazioni chiudono questo Liber amicorum, simboleggiato in copertina dal canguro, il marsupiale che si muove saltando e in tal modo indica i salti interdisciplinari motivati e uniti dalla ricerca di piste e di soluzioni inedite per stimolare la conoscenza e la riflessione.
Amil Bello Viruega